Un tempo l’estetica dentale era intimamente legata ad una condizione sociale di agiatezza, un sorriso curato e denti bianchi, anche artificiali, erano sinonimo di benessere economico, oltre che di salute personale.

La prevenzione delle patologie orali, e la cura dell’estetica e del benessere dell’individuo, hanno portato l’estetica dentale ad essere interpretata come una vera e propria necessità personale, legata ad un livello di benessere psico fisico. Questa esigenza è comune a milioni di persone appartenenti a differenti livelli di benessere economico e sociale.

L’evoluzione dell’ estetica dell’individuo ha trasformato tutti gli ambiti dell’odontoiatria.

Oggi, la soluzione ai problemi estetici in ambito odontoiatrico vede coinvolti i clinici di diverse specializzazioni, ortodonzisti, chirurghi e parodontologi sono solo alcuni dei professionisti che fanno parte del team odontoiatrico che si occupa della riabilitazione estetica di casi clinici, semplici o complessi.

Fa parte di questo team anche l’odontotecnico che è parte fondamentale nella costruzione del dispositivo protesico e nella riproduzione dell’estetica e dell’aspetto naturale del lavoro per il paziente.

Ogni disciplina odontoiatrica, oggi, viene affrontata con un’attenzione particolare al risultato estetico.

Conservativa, protesi fissa e protesi removibile sono differenti tipologie di lavori che dovrebbero essere affrontate con la stessa cura per la riabilitazione estetica.

È inutile negarlo, la protesi rimovibile ha sempre ricoperto un ruolo di secondo piano nell’ambito dell’odontoiatria protesica.

Questo è un retaggio culturale che l’odontoiatria si porta dietro da oltre trent’anni. I tempi però sono cambiati, così come sono cambiate le esigenze dei pazienti e così come sono cambiati i pazienti stessi.

Un tempo la protesi rimovibile era relegata ad una fascia di età piuttosto avanzata. I pazienti che richiedevano trattamenti di protesi totale e/o rimovibile, in buona sostanza erano perlopiù anziani.

Oggi, grazie al cambiamento del tessuto sociale, nelle regioni occidentali, le richieste di trattamenti dentali di protesi removibile, sono cambiati.

L’immigrazione dei popoli dei paesi dell’est Europa ha implementato le richieste di trattamenti odontoiatrici, anche in individui di giovane età con lacune dentali o affetti da edentulie parziali o totali.

Conseguentemente a questo andamento si è verificato un aumento della richiesta di protesi sociali, che comunque devono rispettare canoni estetici adatti all’età dei pazienti.

ricostruzioni in odontoiatria estetica.

Ma quali sono le esigenze dei pazienti parzialmente o completamente edentuli?

In primo luogo in questa tipologia di pazienti è necessario prevedere un adeguato ripristino funzionale che possa preservare, il più a lungo possibile, il capitale fisiologico del paziente.

Le creste ossee residue dovrebbero essere mantenute inalterate nel tempo, un aspetto che può sembrare scontato, specie in pazienti che non possono permettersi un trattamento che prevede l’inserimento di impianti dentali.

Nei pazienti parzialmente o completamente edentuli si può ripristinare la funzione e l’estetica attraverso un trattamento a supporto implantare oppure con metodiche tradizionali che non prevedono l’inserimento di impianti.

Le tecniche implantologiche, se eseguite correttamente, senza eccessi, comunemente definti “over treatment”, sono in grado di garantire una buona conservazione dell’osso residuo del paziente.

Attraverso questa tipologia di trattamento è possibile suddividere il carico masticatorio tra impianti e creste residue, senza gravare solo su quest’ ultime lo stress della funzione masticatoria.

Il carico masticatorio distribuito in modo inadeguato può creare una reazione dei tessuti e di conseguenza, nel tempo, un indesiderato riassorbimento osseo.

Possiamo quindi affermare che gli impianti inseriti nei pazienti edentuli non hanno solo la funzione di migliorare la stabilità della protesi, piuttosto svolgono un’azione di prevenzione al riassorbimento osseo.

Ripristino estetico dentale del paziente

Parallelamente all’aspetto della funzione è necessario progettare anche l’ aspetto estetico.

Nei pazienti parzialmente o completamente edentuli il ripristino estetico non è facile come può esserlo nei casi di protesi fissa.

Nei pazienti edentuli si perdono tutti i riferimenti estetici della bocca e del volto, un problema che deve essere affrontato individualmente, caso per caso.

Qualora non avessimo riferimenti diretti per la riabilitazione estetica, come ad esempio denti naturali residui oppure vecchi modelli dei denti naturali, dovremmo riferirci alle vecchie foto dei pazienti.

Le vecchie fotografie dei pazienti sono sempre molto utili, anche quelle che ritraggono il paziente in età giovanile possono rilevarsi ottimi punti di riferimento per riabilitare l’estetica del volto.

In questo caso l’ingrandimento delle immagini può fornire dati molti importanti per la scelta della forma e la posizione dei denti.

Se nella fotografia il sorriso rappresenta i denti naturali del paziente possiamo fare le dovute proporzioni e procedere con la ricerca di un dente artificiale che riproduca la dimensione e la forma più vicina a quella originale del paziente.

Nel caso non esistano riferimenti fotografici utili, si procederà con una scelta dei denti artificiali dettata dai parametri convenzionali che possono indicarci una forma e una posizione che si avvicini il più possibile a quella naturale.

Cosa significa “flusso di lavoro digitale” in odontoiatria.

Quando non abbiamo riferimenti fotografici dei denti del paziente?

Da un secolo a questa parte molti autori hanno studiato metodi e tecniche per ottenere la forma dei denti frontali nei pazienti edentuli, per i quali sono andati persi tutti i riferimenti estetici.

Alcuni studiosi hanno definito il volto del paziente come punto di repere per ricavare la forma degli incisivi frontali; secondo queste teorie la forma del viso suddivisa in quadrata, rotonda triangolo e ovoidale dovrebbe rappresentare l’indicazione morfologica da seguire.

In base a questa metodica ad un viso di forma quadrata, per esempio, dovrà corrispondere una forma dell’incisivo centrale altrettanto quadrata.

Altri autori hanno poi definito più attendibile la ricerca della forma dentale in base alla dimensione e alla forma del palato.

Sempre secondo questa teoria la forma del palato del paziente, se analizzato dall’alto sul modello in gesso dovrebbe indicare la forma più vicina a quella naturale.

In oltre cent’anni di studi e ricerche si sono susseguiti centinaia di studi e contro studi.

Gruppi di ricerca, in buona parte universitari, hanno definito più attendibile una teoria piuttosto che un’altra, ancora oggi però in protesi rimovibile la scelta dei denti non ha una base scientifica certa.

In questo caso la differenza la fa sempre l’esperienza e la qualità del tempo che l’operatore dedica a questo parametro estetico.

In sostanza è ancora il team odontoiatrico che fa la differenza per l’ottenimento di un risultato d’eccellenza.

Indiscutibilmente i migliori risultati si possono ottenere analizzando le vecchie fotografie del paziente, in alternativa possono dare informazioni sicure eventuali vecchi modelli in gesso archiviati nella gipsoteca dello studio e relativi a vecchi trattamenti del paziente stesso.

Se non si dispone di vecchi modelli e di fotografie ci si può rivolgere al paziente ponendo una serie di domande che possano ricostruire la storia estetica del volto del paziente.

Un fattore rilevante nella scelta della forma e nella dimensione del dente artificiale è da ricercarsi nella dimensione della figura corporea del paziente.

I denti artificiali devono armonizzare con il volto del paziente per forma e dimensione in modo naturale. Difficilmente un paziente di bassa statura e dalla corporatura minuta potrà avere denti grandi e voluminosi.

Questo vale anche per il contrario, per i pazienti alti e corpulenti, anche in questi casi è difficile che presentino denti di piccole dimensioni.

La scelta dei denti frontali è un passaggio chiave nella riabilitazione estetica di un paziente edentulo, una fase di lavoro da analizzare attentamente.

I pazienti che vivono il problema dell’edentulia, sovente, richiedono denti piccoli e molto chiari.

Questo è un dato statistico consolidato nel tempo. La maestria dell’odontoiatra sta nel proporre un’estetica naturale con forme, colori e posizioni dei denti che rispecchiano un’armonia dento facciale.

Parametri che talvolta divergono dalle richieste del paziente ma che vengono accettate con grande soddisfazione dagli stessi una volta che toccano con mano la nuova versione estetica naturale proposta da team odontoiatrico.

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