Potremmo definirla “la vecchia signora dell’odontoiatria”, si perché probabilmente è la branca della riabilitazione protesica più complessa e difficile da realizzare nello studio odontoiatrico, e anche la più datata.

Stiamo parlando della protesi totale tradizionale ad appoggio mucoso, ancora oggi una vera e propria sfida per il team odontoiatrico.

La realizzazione di una protesi totale a regola d’arte necessita di una serie di conoscenze in diversi ambiti; Psicologia del paziente edentulo, gnatologia dell’apparato stomatognatico, occlusione ed estetica sono solo alcuni dei temi fondamentali che l’odontoiatra e l’odontotecnico devono conoscere profondamente per ottenere il successo di una riabilitazione totale.

ricostruzioni in odontoiatria estetica.

Quali sono gli aspetti fondamentali per realizzare una protesi totale tradizionale?


Aspetto psicologico:

In primo luogo, prima di iniziare il trattamento, l’odontoiatra deve valutare la capacità di collaborazione del paziente. Questo senza dubbio è l’aspetto più determinante al fine dell’accettazione della protesi da parte del paziente.

La valutazione psicologica del paziente richiede una buona preparazione e dedizione del clinico verso questa tipologia di trattamento. Un’analisi superficiale potrebbe portare ad un potenziale insuccesso.

A tale scopo esistono delle valutazioni che possono essere fatte attraverso un colloquio verbale con il paziente, altre invece devono focalizzare l’attenzione sull’analisi e la valutazione oggettiva delle vecchie protesi del paziente.

Ovviamente qualora sia già edentulo, oppure sulle motivazioni delle cause del raggiungimento dello stato di edentulia totale.

La possibilità di interagire con il paziente, anche con sistemi di comunicazione digitale integrata, è un vantaggio da sfruttare appieno prima di iniziare il trattamento.

La letteratura scientifica, prodotta su questi temi, è piuttosto concorde sul fatto che l’adattamento alla protesi totale non è direttamente proporzionale alla qualità delle protesi stesse.

L’adattamento e la predisposizione psicologica del paziente, sovente, divergono da modelli di perfezione tecnica ed estetica. Sembra un paradosso ma è così.

Il compito del team odontoiatrico è quello di riabilitare il paziente in modo funzionale ed esteticamente perfetto, seguendo i parametri individuali del paziente e le sue peculiarità psicologiche.

E’ chiaro comunque che il trattamento protesico deve essere perfetto a prescindere dalla capacità di adattamento del paziente alle nuove protesi.

 

Definizione dei parametri funzionali:

Possiamo includere tra i parametri funzionali, di una protesi totale, la registrazione della relazione centrica e la stabilità protesica nell’espletamento delle attività funzionali della bocca.

La corretta registrazione della relazione centrica, e l’esatta definizione della dimensione verticale delle arcate, sono due criteri di riscontro che conferiscono al paziente l’adeguato comfort funzionale e una parte essenziale nella definizione dell’estetica del viso.

La relazione centrica consente al paziente di avere una solida base per un corretto rapporto occlusale. L’esatta relazione tra le arcate, insieme ad altri fattori, è determinante per conferire la stabilità ai corpi delle protesi.

La dimensione verticale contribuisce alla determinazione dell’aspetto estetico della posizione delle labbra e del volto e, in eguale misura alla definizione degli spazi utili alla funzione fonetica.

Una dimensione verticale sbagliata può creare problemi di rumore occlusale (se troppo alta), oppure può determinare un indesiderato invecchiamento del viso (se troppo bassa).

L’occlusione dei denti è il parametro sul quale moltissimi autori hanno espresso le loro teorie. La morfologia occlusale dei denti per protesi totale è da sempre oggetto di studio per conferire alle protesi un sistema occlusale idoneo all’espletamento, efficace, della funzione masticatoria.

In questo articolo non entreremo nel tema della filosofia occlusale dei vari autori, approfondiremo questa tematica in un prossimo articolo dedicato all’occlusione in protesi totale.

Oggi ci limiteremo a confermare che la stabilità occlusale e masticatoria hanno una rilevanza “fondamentale”, nell’adattamento funzionale e nell’accettazione psicologica del paziente.

In protesi totale l’aspetto funzionale e quello estetico devono essere considerati nello stesso modo, con la stessa importanza. Potremmo anche spingerci ed affermare che estetica e funzione sono complementari, non si può privilegiare un aspetto piuttosto che l’altro.

 

Riabilitazione estetica.

Già negli anni settanta, il ripristino della condizione estetica dei pazienti affetti da edentulia totale, è stata oggetto di studi e ricerche da parte di molti autori.

Negli anni novanta le protesi totali, in alcune scuole europee, come ad esempio la scuola di Zurigo, venivano individualizzate sul paziente attraverso la caratterizzazione dei denti e delle gengive.

Per decenni, la ricerca della forma ideale del dente frontale è stata oggetto di ricerche e studi di vari studiosi.

Nonostante la notevole quantità di letteratura prodotta gli esisti dei differenti studi risultano piuttosto discordanti.

La migliore soluzione per ottenere una riabilitazione estetica a regola d’arte, ancora oggi, è la ricerca di quella che viene definita armonia dento facciale.

Il dente deve integrarsi nel viso del paziente per posizione, forma e colore; il risultato estetico deve essere armonico e naturale.

Si può arrivare al risultato desiderato seguendo diverse scuole di pensiero, ma indipendentemente dal metodo seguito la scuola dell’esperienza degli operatori è quella che offre i migliori risultati.

Da oltre trent’anni i denti per la protesi totale vengono modificati, perché così come vengono forniti dall’industria sono considerati dei semilavorati poco adatti all’integrazione estetica individuale. Ogni viso, ogni fisionomia ha una sua forma dentale ideale.

La scelta della forma del dente, la sua modifica morfologica e cromatica, insieme alla caratterizzazione degli scudi gengivali, da oltre trent’anni, rappresentano la routine quotidiana per gli esperti della protesi totale tradizionale.

In un prossimo articolo tratteremo in modo più esaustivo il tema dell’estetica in protesi totale, quella che noi definiamo protesi totale individuale.

Impianti dentali

Protesi tradizionale e protesi a supporto implantare, quali sono le differenze

La protesi ad appoggio completamente mucoso è una protesi molto confortevole dal punto di vista funzionale ed estetico. Certo deve essere realizzata secondo criteri logici e specifici, adattati di caso in caso in base alle esigenze del paziente.

Un trattamento di protesi totale tradizionale richiede una dedizione del clinico e del tecnico non indifferente; per questo da alcuni anni a questa parte esistono team di lavoro specializzati in questa tipologia di trattamenti.

Sull’aspetto del comfort di una protesi tradizionale, a completo appoggio mucoso, e di una protesi a supporto implantare sono stati pubblicati moltissimi lavori scientifici.

Il confronto dei vari studi ha portato a risultati che, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non sono sempre a favore delle protesi supportate da impianti.

Questo aspetto è direttamente correlato al grado di adattabilità del paziente, fatto che dipende dall’età dalla volontà di adattarsi alla protesi e soprattutto dalla capacità di “inglobare” le protesi quali organi indispensabili per la funzione e l’estetica.

Inoltre l’aspetto economico è un altro fattore molto rilevante nella scelta della tipologia di protesi da realizzare. Una protesi totale a supporto implantare ha un costo più elevato di una protesi tradizionale, questo è ancora oggi un fattore discriminante per molti pazienti.

La protesi totale a supporto, completamente, mucoso attualmente è anche oggetto di interesse del mondo dell’odontoiatria digitale.

A differenza della protesi fissa questo è un ambito protesico ancora in fase di sviluppo e di ottimizzazione. Alcune procedure, quali il rilievo delle impronte e il montaggio dei denti non sono ancora comparabili, in termini di risultati, a quelli ottenibili con sistemi tradizionali e analogici. Ma anche di questo tema ne parleremo in un futuro articolo.

 

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